mercoledì 20 marzo 2013

Na' tazzulella e' cafè ca' sigaretta a coppa pè nun verè (MITO 3)



Di recente, sull'American Journal of Clinical Nutrition è stato pubblicato un interessante editoriale sul consumo di caffè e la sua associazione con le patologie croniche, per anni l'American Heart Association ha sconsigliato l'eccessivo consumo di caffè allo scopo di prevenire le patologie cardiovascolari, ebbene questo è finalmente stato sconfessato. 


Gli autori hanno utilizzato i dati provenienti da uno studio investigativo durato quasi 9 anni, sulla popolazione tedesca, lo European Prospective Investigation into Cancer and Nutrition (EPIC), coinvolgente 42.659 individui. Gli autori concludono che non vi è associazione tra il consumo di caffè e le patologie croniche in particolare le patologe cardiovascolari, anzi si è osservato un minor rischio di sviluppare il diabete di tipo 2 nel gruppo dei consumatori di caffè (>4 tazze al giorno) rispetto ai non consumatori (<1 tazza al giorno).
L'ipotesi è che il fattore confondente sia in realtà la sigaretta che spesso è associata al consumo di caffè, infatti in precedenti studi era stata osservata una maggiore prevalenza di infarto e ictus nei consumatori di caffè probabilmente perché non era stato analizzato come fattore indipendente secondo un'analisi multivarita.
In un'altra metanalisi è stata inoltre riscontrata una minore incidenza di patologie neoplastiche nei consumatori di caffè, probabilmente in virtù del suo potere antiossidante, ma su questo si sta studiando ancora. 

Allora coffe but not cigarette...




Bibliografia

A Floegel, et al
Coffee consumption and risk of chronic disease in the European Prospective Investigation into Cancer and Nutrition (EPIC)–Germany study1–3
Am J Clin Nutr 2012;95:901–8

Yu X et al
Coffee consumption and risk of cancers: a meta-analysis of cohort studies. 
BMC Cancer 2011;11:96.

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