come e perché

Biografia alimentare e non solo

All'età di 17 anni un po' per motivi ideologici, etici, politici, animalisti e salutisti, un po' perchè praticavo lo yoga un po' e soprattutto perchè il mio mito Franco Battiato lo era,  sono diventata vegetariana. Purtroppo all'epoca preinternet le ricerche si facevano solo in biblioteca e se è difficile adesso trovare un'informazione adeguata sull'alimentazione lo era soprattutto allora, quindi non nego di essermi alimentata in modo non esattamente salutista per la tendenza a cedere un po' troppo ai carboidrati raffinati (l'odore inebriante che emanano fino a un raggio di 3 km i panifici palermitani ha del misterioso e magico). Per approfondire la conoscenza su come funzionasse l'organismo umano e la sua mente, e finalmente imparare alla fonte i segreti della nutrizione (e non per fare il medico) mi sono iscritta a medicina, ma con mia somma delusione nei 6 anni di corso di laurea e nei 5 di specializzazione sono diventata esperta in citochine, recettori di membrana e farmaci, ma di nutrizione non ho imparato molto...così ho deciso di fare il medico.
All'età di 26 anni la mia dieta era troppo sbilanciata verso i carboidrati, studiando qui e li su internet mi sono imbattuta nella dieta a zona, l'ho studiata bene e mi ha convinto, c'era una versione per vegetariani e l'ho abbracciata subito. Poi progressivamente, anche per l'intervento del mio maestro taoista che mi spiegò finalmente che diventare vegetariani non è una scelta della mente, ma una consapevolezza che bisogna acquisire con la pratica meditativa,  ho abbandonato la dieta vegetariana con l'idea però di acquisire quella consapevolezza, ho zittito la vocina del senso di colpa e ho ricominciato a mangiare carne (non tutta). 
Negli ultimi 3 anni ho deciso di approfondire autonomamente la scienza alimentare, ho iniziato ad integrare la dieta a zona con la dietetica cinese, ho eliminato tutti i cibi industriali, il latte e i latticini e iniziato a seguire la stagionalità e le esigenze intrinseche del corpo sulla scelta degli alimenti. Così è nata la mia "variante". 
Da settembre la mia pratica meditativa dopo tanti anni è diventata giornaliera e inizia a dare i suoi frutti, da qualche mese non ho più voglia di mangiare carne, ma non voglio definirmi vegetariana o vegana perché è una gabbia ideologica e desidero invece che la mia mente rimanga aperta ed elastica, disponibile al cambiamento. 
Ma ecco che arriva un'altra delusione, ogni giorno dedico una parte del mio tempo allo studio della letteratura scientifica sull'argomento, e anche lì mi sono imbattuta in immense contraddizioni, mi sono fatta l'idea che purtroppo finché saranno le industrie alimentari e farmaceutiche (le banche e le assicurazioni) a governare la terra non ci sarà spazio per la vera informazione e la salute. 
Nel mio microscopico piccolo cerco di fornire un'informazione il più possibile corretta, ma potrei spesso contraddirmi e cambiare idea se mi imbatto in nuove evidenze o vecchie evidenze celate. 

Così la "variante" Spallino, nome che è nato per scherzo per indicare la mia personale variante della dieta a zona, adesso è veramente variante nel senso che muta in continuazione, come per altro la natura stessa...

Ilenia 

Nessun commento:

Posta un commento